Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 9

Il mercato italiano
In un contesto macroeconomico caratte-
rizzato da un’elevata incertezza, l’industria
manifatturiera italiana continua a vivere
una fase critica. Nel 2014 la quasi totalità
dei settori industriali ha mostrato segnali di
debolezza. La ripresa del manifatturiero
italiano è stata ostacolata soprattutto dalla
minore dinamicità della domanda interna.
Pochi ambiti industriali hanno evidenziato
un andamento positivo del fatturato totale,
sostenuti in particolare dall’export. Il setto-
re dei Gruppi Statici di Continuità, che in
parte ricalca questa tendenza, ha chiuso i
primi sei mesi del 2014 con un giro d’affari
complessivo di 200 milioni di euro, in sostan-
ziale stabilità rispetto allo stesso periodo del-
l’anno precedente, grazie alla componente
delle vendite estere in grado di ovviare alla
perdita sul territorio nazionale.
A trainare il mercato interno, vi sono i ricambi
e i servizi di manutenzione che nei primi sei
mesi del 2014 hanno registrato un incremento
tendenziale del fatturato dell’11% a fronte di
un calo delle vendite di UPS del 7%. Le perdi-
te più consistenti in Italia si registrano per la
fascia di potenza 31-100kVA, che cresce in-
vece sul mercato estero di ben 6 punti per-
centuali. Si rileva inoltre un aumento delle
vendite dirette agli utenti finali e agli installa-
tori a discapito della distribuzione informatica
e di quella elettrica, a conferma del perpetrar-
si della crisi che ha colpito negli ultimi anni il
canale distributivo. Dopo un primo semestre
pressoché stabile, la seconda metà del 2014
si è aperta con un andamento che fa presagi-
re una chiusura d’anno di poco inferiore ai li-
velli raggiunti nel 2013.
Lo scenario europeo
A livello europeo, le tendenze del mercato so-
no state analizzate e discusse nella riunione
dell’UPS Industrial Group del CEMEP (Asso-
ciazione Europea dei costruttori di Motori
Elettrici e di Elettronica di Potenza) tenutasi lo
scorso 19 novembre a Copenaghen. Il panel
statistico composto da Italia, Germania, Fran-
cia e Spagna esprime un fatturato complessi-
vo di 516 milioni di euro tra il secondo seme-
stre 2013 e il primo 2014, con un calo di 2
punti percentuali rispetto ai 12 mesi prece-
denti a causa delle performance negative di
Germania (-4%) e Spagna (-12%).
Escludendo la componente dei servizi post
vendita, l’Italia si posiziona per fatturato interno
UPS, assieme alla Francia, subito dopo la Ger-
mania. Nel complesso tengono le fasce di po-
notizie da Gruppo UPS ANIE Automazione
Mercato UPS
e tendenze
tecnologiche
a
ttualità
e
lettrotecnica - maggio
2015
- numero
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tenza di taglia media a differenza di quelle
basse ed alte che tra il secondo semestre
2013 ed il primo 2014 perdono rispettiva-
mente il 7 e il 4% rispetto ai 12 mesi prece-
denti. Stando alle considerazioni emerse
dal confronto con i rappresentanti del panel
europeo, è ragionevole stimare una chiusu-
ra d’anno in linea con il 2013.
Sfide e tendenze
Nell’ambito dei fenomeni come il cloud, i
big data e la smart city che trasformano il
dato e la sua gestione in un processo ne-
vralgico da tutelare, il ruolo dell’UPS assu-
me una centralità decisiva per assicurare la
continuità di servizio alle applicazioni che
girano sulla “nuvola” o alle soluzioni digitali
che sempre di più saranno parte integrante
nel funzionamento delle città intelligenti.
Esiste poi una capacità innovativa, tipica
dell’Italia, nello sviluppare prodotti molto
performanti dal punto di vista dell’efficienza
energetica e, quindi, interessanti in un’otti-
ca di contenimento dei costi di esercizio.
Ormai tutti i sistemi concepiti nel nostro
Paese utilizzano l’IGBT (Insulated Gate Bi-
polar Transistor) nel raddrizzatore per assi-
curare un assorbimento di corrente sinusoi-
dale. Inoltre, le moderne configurazioni
(con o senza trasformatore in uscita) hanno
raggiunto livelli di efficienza molto elevati in
linea con quanto richiesto dagli accordi in-
ternazionali come il Codice di condotta su-
gli UPS siglato dai principali produttori a li-
vello mondiale o dai nuovi standard ufficia-
li recepiti nella norma 62040-3.
Il passaggio dalla tecnologia a SCR con
raddrizzatore esafase al più recente rad-
drizzatore a IGBT ha portato notevoli van-
taggi sia in fatto di interazione con l’im-
pianto elettrico in ingresso all’UPS sia in
termini di efficienza globale, con ritorno
economico dell’investimento in tempi bre-
vi. Gli investimenti in ricerca e l’evoluzione
tecnologica hanno consentito la riduzione
e la standardizzazione dei componenti al-
l’interno dei sistemi UPS, con un notevole
beneficio in termini di servizi di manuten-
zione, riducendo il numero e le diverse ti-
pologie di parti di ricambio e velocizzando
i tempi di intervento. L’implementazione
dei dispositivi di diagnostica e monitorag-
gio insieme con la progettazione costrutti-
va delle apparecchiature e una facile so-
stituzione di parti di ricambio e moduli
hanno ridotto drasticamente il tempo me-
dio stimato di riparazione (MTTR).
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