Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 47

a
ttualità
e
lettrotecnica - novembre
2011
- numero
9
1
La pagina dell’Unae
Oggi parliamo
di “montante di terra”...
D
opo aver
parlato della
d i f f e r en z a
fra conduttore di
terra e conduttore
di protezione e aver
analizzato le carat-
teristiche dei com-
ponenti dell’im-
pianto di terra, vor-
rei illustrare uno
schema di impianto
di terra.
A titolo di esempio,
è riportata la figura
pubblicata sulla
Guida CEI 64-50:
Perché un esempio
di come eseguire
l’impianto di terra?
Perché, come già
abbiamo avuto mo-
do di trattare nei
precedenti articoli,
proprio sul coordi-
namento dell’im-
pianto di terra con i
dispositivi di inter-
ruzione automatica
è fondata la prote-
zione delle persone
contro i contatti in-
diretti.
Questo coordina-
mento possiamo
garantirlo solo a
condizione di aver
eseguito a regola
d’arte l’intero im-
pianto di terra, non-
ché eseguito l’in-
stallazione di un
idoneo dispositivo
di interruzione au-
tomatica (Nei Sistemi TT, l’interruttore differenziale).
Dovremo, quindi, installare tutti i componenti dell’impianto di terra, dal
dispersore fino al conduttore di protezione ed al collegamento delle
masse degli apparecchi utilizzatori (tramite le prese a spina, ad esem-
pio), avendo ben chiaro lo scopo prefisso, cioè la protezione delle
persone.
E giacché l’efficienza dell’impianto di terra non consiste nella sola ve-
rifica e misura della resistenza del singolo picchetto - non più richiesta
dalle Norme - sarà necessario verificare la corretta esecuzione dell’in-
tero impianto ed eseguire la misura dell’insieme di tutti i dispersori.
A questo aggiungiamo che, dopo la verifica iniziale dell’impianto, sa-
rà necessario rilasciare la dichiarazione di conformità.
Nei luoghi di lavoro, inoltre, occorrerà effettuare le denuncia dei dispo-
sitivi di messa a
terra (impianti di
messa a terra fina-
lizzati alla prote-
zione contro i con-
tatti indiretti) in ac-
cordo con le di-
sposizioni del
DPR 22ottobre
2001, n. 462.
In questi casi, ri-
cordo, che l’obbli-
go di denuncia è
del datore di lavo-
ro, assolto con
l’invio della di-
chiarazione di
conformità (Guida
Cei 0-14).
Una domanda sor-
ge spontanea: co-
me eseguire la ve-
rifica del coordina-
mento dell’impian-
to di terra con i di-
spositivi di interru-
zione automatica?
Questo quesito
trova risposta nel
capitolo 61.3.6 -
verifica della pro-
tezione mediante
interruzione auto-
matica dell’ali-
mentazione - della
Norma CEI 64-8.
In esso troviamo
descritta la se-
guente verifica (si-
stema TT):
• Misura della resi-
stenza R E del di-
spersore di terra
quale sono col-
legate le masse dell’impianto o, in alternativa, misura della resisten-
za dell’anello di guasto;
• Verifica, mediante esame a vista, della caratteristiche e/o dell’effi-
cienza mediante prove del dispositivo differenziale.
L’efficienza della interruzione automatica della alimentazione median-
te dispositivi di protezione a corrente differenziale deve essere verifi-
cata generando una corrente differenziale di valore non superiore a
I dn mediante l’uso di adatte apparecchiature di prova senza misurare
il tempo di intervento.
a cura di Antonello Greco,
Direttore del Notiziario
AIEL IRPAIES
Figura 1:
Schema di impianto di terra
1...,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46 48,49,50,51,52
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